Perché i legami di sangue dovrebbero contare più dei legami spirituali? Io devo rendere conto a me stesso e ai miei affetti filosofici, letterari, non ai miei affetti familiari. Per loro ho già fatto moltissimo, ho accettato il più penoso e duro dei compromessi: vivere. Non è verso un’esistenza a oltranza che mi conduce il mio pensiero, e già la mia non è più esistenza, sebbene ne senta ancora tutto il peso e il dolore, ma persistenza, resistenza.